venerdì 9 agosto 2013

in libreria

«Uno sciame di diavoli continuò a infestare città e campagne, a impegnare giuristi e filosofi, medici e teologi, a suscitare guerre e carestie, eretici e Anticristi»: Tullio Gregory racconta in queste pagine l’ascesa, il successo e il declino di Satana dalle origini alle soglie dei tempi moderni.
Nella cultura e nella spiritualità cristiana Satana è un personaggio storico, presente in ogni momento della vita dei singoli e dei popoli. Non è solo il tentatore che induce gli uomini al peccato con le sue proteiformi manifestazioni. È propriamente ‘il signore di questo mondo’, è colui che guida la storia nella lotta continua fra la Città di Dio e la Città del Diavolo.
È Satana che promuove le persecuzioni dei primi secoli, le eresie medioevali, suscita i grandi nemici della Chiesa, da Nerone a Maometto, a Federico II. Satana con il suo esercito di demoni occupa uno spazio amplissimo in tutti gli scrittori fin dai primi secoli. Spezzata l’unità cristiana, è Satana – secondo le diverse prospettive – a ispirare Lutero o il papa che si accuseranno reciprocamente di essere l’Anticristo. Alle origini della modernità, sarà ancora Satana a suscitare ideologie laiche, ateistiche e libertine e sarà impersonato da Niccolò Machiavelli. Anche la filosofia moderna deve confrontarsi con Satana: per Cartesio è il ‘genio maligno’, il diavolo, a rendere dubbia l’esistenza stessa del mondo fisico. La presenza di Satana – con tutto il mondo di streghe e indemoniati che l’accompagna alle origini della civiltà moderna – andrà declinando lungo il Seicento: già alla metà del secolo, Cyrano de Bergerac collocherà tutte le dottrine demonologiche nella “Gazzetta degli sciocchi”.